domenica 24 novembre 2013

Il resto è finzione






Da bambina divoravo libri d'avventure nei quali i protagonisti erano solo uomini e tutti correvano rischi incredibili.
Erano sempre sul punto di cadere in qualche agguato, di essere bolliti in enormi pentole, passati a fil di spada, privati della cotenna, impalati, impiccati, fucilati, affogati, colpiti da frecce avvelenate o da pallottole, legati a un palo sopra una catasta di legna cui sarebbe stato appiccato il fuoco di lì a poco, torturati, seviziati, impegnati in sanguinosi corpo a corpo con ferocissime belve o crudeli pirati dopo tumultuosi arrembaggi, calpestati da elefanti impazziti, strangolati da serpenti di dimensioni impossibili, inseguiti in fitte foreste da nemici implacabili e silenziosi, traditi da ignobili spioni o dalla insospettata profondità delle acque nel guado di un fiume, braccati da torme di lupi affamati.
Ma gli andava sempre bene. ...

















< La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci >














... Qualche volta c'era un personaggio femminile, in queste storie, ma era del tutto marginale. Aspettava soltanto, sognando il ritorno dell'eroe. La storia importante era una storia di uomini e le donne erano solo un'appendice trascurabile


Prima le donne e i bambini - Elena Gianini Belotti - Feltrinelli Editore - 1998














La tradizionale differenza di carattere tra maschio e femmina non è dovuta a fattori innati , bensì ai condizionamenti culturali che l'individuo subisce nel corso del suo sviluppo.
Questa la tesi appoggiata da Elena Gianini Belotti e confermata dalla sua lunga esperienza educativa con genitori e bambini in età prescolare.



Dalla parte delle bambine - Elena Gianini Belotti. L'influenza dei condizionamenti sociali nella formazione del ruolo femminile nei primi anni di vita - Feltrinelli Editore - 1982








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